L’annuncio del direttore Riccardo Costa dopo due rinvii causa pandemia. Intanto è stata avviata la sinergia con altre rassegne italiane guidata dal “Giffoni”.

Si svolgerà da martedì 25 a sabato 29 maggio la decima edizione di Asti Film Festival, organizzato dal circolo cinematografico Vertigo.
Una calendarizzazione “a prova di pandemia” in quanto, se le restrizioni non dovessero consentirne lo svolgimento in un luogo chiuso, gli incontri e le proiezioni dei film avverranno all’aperto, in una sorta di anticipazione delle arene estive.
Ad assicurarlo, dopo due rinvii causa emergenza Covid (tradizionalmente il festival si svolge ad inizio dicembre tra Sala Pastrone e Teatro Alfieri), il direttore Riccardo Costa.
«La data scelta – afferma – consentirà lo svolgimento dell’evento anche se permarranno le restrizioni relative ai cinema (scenario che sarebbe peraltro molto grave per il settore). Per questo stiamo cercando di individuare location alternative non solo in città, ma anche in provincia, sia per gli incontri “di parola” con autori e registi dei film in concorso (riguardo a cui stiamo definendo alcune location molto suggestive) sia per le proiezioni. Il tutto, non lo nascondo, con la viva speranza di poter ospitare la serata finale all’Alfieri come in passato».

Il carattere internazionale

Da due anni il festival ha assunto un respiro internazionale. «In questi giorni – aggiunge – stiamo ricevendo adesioni importanti da parte di registi e attori provenienti da diversi Paesi del mondo (oltre all’Italia, posso citare Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania e Svizzera) che hanno confermato la presenza, compatibilmente con la possibilità degli spostamenti legata all’emergenza sanitaria. Anche perché, quest’anno, assegneremo due premi (Miglior attore e Miglior attrice) ai lungometraggi e ai cortometraggi stranieri in concorso».
Da ricordare che il festival ha raggiunto nel 2020 circa 400 iscrizioni, tra cui sono stati selezionati 153 lavori. Sette le sezioni: La prima cosa bella international (11 lungometraggi selezionati, dal Giappone agli Stati Uniti); La prima cosa bella Italia (8 opere); Asti short international (43 cortometraggi, dalla Cina al Brasile); Asti short international “Anime” (6 lavori); Asti short Italia (36 corti); Asti Doc international (23 documentari, dall’Iran all’Indonesia); Asti Doc Italia (26 lavori).

Intanto da circa un mese sono aperte le iscrizioni all’undicesima edizione, prevista il prossimo dicembre. «Abbiamo già ricevuto oltre 40 iscrizioni – annuncia Costa – segno che il festival si è ritagliato la sua fetta di popolarità».

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